Il progetto librescuola ha come obiettivo supportare le scuole che intendono creare o migrare i laboratori di informatica al sistema operativo GNU/Linux ed al software libero e opensource.

Perché questa strana unione, Linux e la scuola? In tutte le community che partecipano ai vari progetti opensource, c’è la convinzione che non può esistere conoscenza senza condivisione, quindi ci è sembrato logico mettere in contatto due mondi che fanno della condivisione e della diffusione della conoscenza la filosofia portante del loro essere: l’opensource e la scuola.

Oltre a quanto già indicato, perché una scuola dovrebbe essere interessata ad aderire al progetto oltre a quanto sopra citato? Sarebbe facile dire per motivi economici, vista la situazione delle casse scolastiche e visto che molte soluzioni opensource sono gratuite, ma c’è molto di più. Alcuni dei motivi più importanti sono:

  • qualità: le soluzioni offerte sono di altissima qualità ed utilizzate in ambiti scientifici (CERN di Ginevra, NASA), grandi aziende (Google, Facebook, London Stock Exchange) e istituzioni (Ministero Difesa Italiana). A titolo di esempio un breve elenco dei programmi utilizzabili a scopo didattico:
    • editor di testi: LibreOffice Writer
    • fogli di calcolo: LibreOffice Calc
    • presentazioni: LibreOffice Impress
    • disegno artistico e fotoritocco: GIMP, Pensil, Tux Paint
    • disegno tecnico: LibreCAD, QCAD, FreeCAD
    • diagrammi di flusso e mappe mentali: Dia, Freeplane, Vym
    • editor di grafica vettoriale: Inkscape
    • matematica e geometria: Geogebra
    • desktop publishing per realizzare volantini, giornalini ed altro: Scribus
    • elettronica: Fritzing
    • serie didattica per la scuola dell’infanzia: GCompris
    • astronomia: Stellarium (software utilizzato anche dal parco astronomico La Torre del Sole di Brembate Sopra (BG))
  • sicurezza: da sempre punto di forza di Linux.
  • aggiornamenti costanti: gli aggiornamenti del sistema operativo e dei programmi installati sono costanti ed automatici, evitando che le applicazioni installate diventino obsolete e insicure come spesso accade a quelle proprietarie
  • libertà: libertà di scelta e uso tra una grande varietà di software; permette di sperimentare e analizzare quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze
  • legalità: il software opensource è perfettamente licenziato e legale
  • recupero computer datati: con Linux è possibile riutilizzare computer non recentissimi perché richiede meno risorse hardware rispetto alle ultime versioni dei sistemi operativi proprietari. Attenzione: obsoleti non significa del Mesozoico 😉
  • aiuto per le famiglie: gli stessi strumenti utilizzati a scuola potranno essere scaricati ed utilizzati dagli alunni a casa senza gravare sulle spese delle famiglie anche su sistemi operativi proprietari perchè molte applicazioni opensource sono multipiattaforma, quindi possono essere utilizzati, oltre che sul Linux, anche su Windows e Mac OS X.
  • adeguamento tecnologico: ad oggi molti laboratori delle scuole usano ancora il vecchissimo Windows XP che è stato dichiarato morto (non più aggiornato) dalla Microsoft già dall’Aprile 2014
  • rispetto della legge: l’Art. 68 della Direttiva Stanca (Analisi comparativa delle soluzioni) prevede che le Pubbliche Amministrazioni, nella scelta dei programmi informatici, debbano seguire una precisa sequenza in cui il software libero è prioritario rispetto a quello proprietario.

Ulteriori approfondimenti sulle caratteristiche del progetto librescuola sono descritti nelle pagine relative all’offerta formativa ed alla soluzione tecnica proposta.